17
Ago

Arabia Saudita bandisce trading di criptovalute

I funzionari statali dell’Arabia Saudita hanno ricordato ai cittadini che il trading di criptovaluta è illegale in tutto il Paese. Con l’occasione, il governo ha anche annunciato di aver costituito un comitato permanente guidato dall’Autorità del mercato dei capitali al fine di sorvegliare sull’applicazione del divieto. Tra i membri del comitato figurano rappresentanti del Ministero dell’Interno, del Ministero dell’Informazione, del Ministero del Commercio e degli Investimenti e dell’Agenzia Monetaria dell’Arabia Saudita (SAMA).

Ad ogni modo, il comitato permanente ha voluto smentire alcune affermazioni riportate da diversi siti web secondo cui il trading di valute digitale avrebbe potuto essere “ammesso”, dicendo che tali affermazioni “sono errate e che nessuna organizzazione o individuo è autorizzato per tali pratiche”.

I rischi associati al trading di criptovaluta

Il comitato permanente ha anche avvertito i cittadini sauditi dei rischi connessi all’investimento nelle valute digitali. I motivi addotti includono la volatilità del mercato crittografico, le potenziali truffe, l’anonimato e la presenza di contratti inapplicabili o fittizi. Il comitato ha inoltre osservato che il trading di criptovaluta non rientra nell’ambito di vigilanza del governo ed è anche noto per il suo utilizzo in attività illecite.

Attualmente, il comitato sta lavorando con organismi competenti per ridurre le attività di marketing nell’ecosistema criptovalutario, valido però non solamente per il trading di valuta digitale, quanto anche per il forex trading su siti non regolamentati da SAMA. A fini di maggior chiarezza, gli investitori sono dunque invitati a fare riferimento al sito web dell’entità governativa competente per i dettagli delle entità autorizzate.

Trading di criptovaluta nel mondo arabo

Nel gennaio 2018, ArabiaChain, una start-up blockchain con sede a Dubai, ha lanciato una nuova piattaforma di scambio di risorse digitali chiamata Palmex. Questa nuova piattaforma consente agli utenti di depositare e scambiare monete digitali tra cui Bitcoin, Ethereum, DubaiCoin e molte altre ancora. La piattaforma offre la registrazione gratuita ma applica tariffe scontate su depositi, prelievi e transazioni.

In Egitto, il Gran Mufti, Sheikh Shawki Allam, ha approvato un divieto di commercio di valuta digitale, affermando che è un atto fraudolento e proibito nell’Islam.

Adozione della tecnologia blockchain in Arabia Saudita

Nel febbraio 2018, la banca araba saudita Al Rajhi Bank ha annunciato di aver condotto un trial di successo utilizzando la tecnologia Ripple. Questo processo ha previsto l’utilizzo della tecnologia Ripple per trasferire denaro dall’Arabia Saudita e dalla Giordania tra filiali bancarie. Eppure, a febbraio, la Banca centrale dell’Arabia Saudita ha firmato un accordo con Ripple per aiutare le banche nel regno a migliorare l’infrastruttura di pagamento usando xCurrent. Il SAMA dell’Arabia Saudita è la prima banca centrale a utilizzare questo programma. L’11 luglio 2018 è stato riferito che il comune di Riyadh aveva collaborato con IBM: lo scopo di questa partnership era di realizzare una serie di tecnologie blockchain in diverse aree amministrative ed economiche.

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