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Mag

Criptovalute per beneficienza: Unicef lancia nuova raccolta fondi digitale

Le criptovalute possono essere utili anche per la beneficienza? La risposta è positiva, ed è sufficiente dare uno sguardo a quanto l’Unicef ha messo in piedi per poterne avere una piena consapevolezza: la nota organizzazione ha infatti appena lanciato una nuova forma di raccolta fondi “senza contanti”, domandando agli utenti di donare non soldi ma… una parte del potere di elaborazione dei loro computer per poter fare del cloud mining.

Come funziona The Hopepage

Più nel dettaglio, la divisione australiana di Unicef ha creato un sito web chiamato The Hopepage, che offre ai visitatori la possibilità di donare tra il 20% e l’80% della loro potenza di calcolo per generare unità di Monero, una criptovaluta rivale dei bitcoin, e più scalabile rispetto alla più nota valuta digitale.

Volevamo sfruttare le nuove tecnologie emergenti per aumentare la consapevolezza sulle attuali crisi umanitarie e raccogliere fondi per sostenere i bambini coinvolti in esse” – ha dichiarato Jennifer Tierney, direttore della raccolta fondi di Unicef ​​Australia. Secondo Unifec, tutti i fondi generati mediante questa attività di mining supporteranno l’ente di beneficenza nel supportare i rifugiati Rohingya in Myanmar.

Il browser web può usare la potenza di elaborazione del tuo computer per risolvere gli algoritmi di criptovaluta” – spiega il sito web – “Più a lungo rimani sulla pagina, più potenza del processore regalerai, più algoritmi verranno risolti”, favorendo così la generazione di più criptovaluta.

La criptovaluta verrà automaticamente donata a Unicef ​​Australia, che la trasformerà in fondi reali in grado di aiutare i bambini a ottenere forniture salvavita come acqua potabile, cibo terapeutico e vaccini” – afferma ancora Unicef.

Al momento della stesura di questo articolo, sono state oltre 6.700 le persone che hanno già donato una parte del loro potere di elaborazione a Unicef ​​Australia. Una platea che tuttavia, anche in virtù della crescente popolarità del sistema, dovrebbe allargarsi rapidamente nel corso delle prossime settimane.

Mining tramite browser

Ricordiamo con questa occasione che l’estrazione di criptovalute attraverso i browser Web dei navigatori è un metodo sempre più diffuso per generare profitto dalle valute digitali. E che, tuttavia, è anche un sistema che ha causato controversie, considerata la quantità di energia che consuma il mining.

Il sito di torrent ThePirateBay è ad esempio stato criticato aspramente dagli utenti per aver aggiunto segretamente un software di mining ai propri siti web. E numerosi sono gli esempi di criminali informatici che hanno diffuso dei malware in tutto il mondo per poter coinvolgere ignari navigatori online a partecipare a un cloud mining, senza saperlo.

Oggi giorno il mining sta diventando sempre meno conveniente a causa dell’elevato assorbimento di energia, ma non è comunque escluso che possa ritenersi un’attività ancora potenzialmente conveniente per alcuni asset più facilmente scalabili. E Monero, l’asset criptovalutario individuato da Unicef per questo scopo, sembra essere uno di quelli più gettonati.

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