04
Lug

Facebook fa marcia indietro: ok agli annunci pubblicitari sulle criptovalute

Gli inserzionisti di Facebook possono tornare a pubblicare annunci per le criptovalute: la società di Mark Zuckerberg ha infatti annunciato di aver compiuto un passo indietro, annullando il divieto che è stato messo in atto a gennaio. All’epoca, infatti, Facebook annunciò per la prima volta il suo divieto di inserzioni pubblicitarie su tale asset, anticipando che il suo cambio di policy avrebbe potuto esser rivisitato in futuro. Ebbene, sembra che tale momento sia giunto, a distanza di soli 5 mesi.

L’annuncio iniziale, con il quale Facebook chiudeva le porte alle criptovalute, sanciva che la nuova policy fosse “intenzionalmente ampia”, mentre “lavoriamo per individuare meglio le pratiche pubblicitarie ingannevoli e fuorvianti”, aggiungendo che “rivedremo questa politica e la sua applicazione in futuro, man mano che miglioreranno i segnali in tal senso”.

Il nuovo scenario, ad ogni modo, non è una totale apertura a questo comparto. L’azienda ha infatti scelto di consentire solo agli inserzionisti pre-approvati di promuovere criptovaluta e contenuti correlati, mentre non vi è alcun cambiamento nella politica pubblicitaria in merito alla promozione delle opzioni binarie e delle offerte iniziali di monete, le “temute” ICO, per cui questi tipi di annunci sono ancora vietati.

Chiarito quanto precede, emerge come gli inserzionisti di Facebook che desiderano pubblicare annunci per la criptovaluta devono inviare una preventiva richiesta alla compagnia di Menlo Park, che valuterà quindi l’idoneità del richiedente sulla base di eventuali licenze ottenute, la loro presenza sui mercati regolamentati, altre rilevanti informazioni pubbliche sull’attività svolta, e così via.

Dunque, almeno per il momento, è improbabile che tutti coloro che desiderano pubblicizzare prodotti e servizi di criptovaluta siano in grado di farlo. Tuttavia, Facebook continuerà a valutare questa policy anche in futuro, per poter apportare ulteriori revisioni.

Ricordiamo infine come seguendo l’esempio di Facebook, anche Google AdWords e Bing Ads hanno vietato la pubblicità sulle criptovalute.

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