Barclays entra nella top 10 degli investitori in ETF Bitcoin di BlackRock

Barclays diventa uno dei principali investitori nell’iShares Bitcoin Trust di BlackRock, abbandonando il Grayscale Bitcoin Trust e segnando un cambiamento strategico nel suo approccio agli ETF criptovalutari.

Barclays ha recentemente aggiornato la sua posizione nel mercato degli ETF Bitcoin, posizionandosi tra i principali investitori dell’iShares Bitcoin Trust di BlackRock. Il 31 dicembre 2024 la banca britannica ha depositato un documento 13F presso la SEC, rivelando di detenere azioni per un valore totale di 2,47 milioni di dollari, corrispondenti a circa 131 milioni di dollari. Questa mossa segna un cambiamento significativo nel portafoglio di Barclays, che ha abbandonato la sua precedente partecipazione nel Grayscale Bitcoin Trust .

Dettagli sull’acquisizione di Barclays

L’operazione di Barclays è avvenuta nel quarto trimestre del 2024, segnando la nascita di una nuova posizione strategica nel mondo degli ETF criptovalutari. Il valore dell’investimento in IBIT, tuttavia, rimane modesto rispetto alla dimensione totale del portafoglio della banca. Con 356,9 miliardi di dollari in asset gestiti al 31 dicembre, il peso degli ETF Bitcoin rappresenta solo lo 0,04%. Questo suggerisce che la banca sta adoperando un approccio cauto all’esposizione nei mercati delle criptovalute, mirando a diversificare senza compromettere il proprio profilo di rischio.

L’abbandono della partecipazione nel GBTC da parte di Barclays è particolarmente significativo, indicando una possibile evoluzione della strategia di investimento della banca. Mentre il Grayscale Bitcoin Trust ha faticato a mantenere l’appeal tra gli investitori nel corso degli ultimi anni, l’iShares Bitcoin Trust di BlackRock sembra essere emerso come una scelta più in voga e sfruttata nel contesto attuale del mercato.

Barclays nella classifica degli investitori in ETF Bitcoin

I dati forniti da Fintel confermano che Barclays si trova tra i dieci principali investitori istituzionali in IBIT. Alla testa della classifica si trova Goldman Sachs, che ha rivelato una partecipazione d’importo significativo, oltre 24 milioni di azioni per un valore di circa 1,3 miliardi di dollari. Questa robusta esposizione agli ETF Bitcoin è ulteriormente amplificata dalle partecipazioni di Goldman in altri fondi, come l’FBTC di Fidelity, che ammontano a 294 milioni di dollari. Nel complesso, Goldman Sachs ha investito più di 1,6 miliardi di dollari in ETF Bitcoin, confermandosi come leader indiscusso nel settore.

A fianco di Barclays e Goldman Sachs, si trovano altri investitori importanti come il fondo Tudor Investment Corporation, noto per le sue strategie nel mondo delle criptovalute, la società di trading DRW Securities e il fondo pensione State of Wisconsin Investment Board. L’interesse crescente verso gli ETF Bitcoin da parte di attori istituzionali mette in evidenza un trend sempre più forte di fiducia nelle criptovalute come classe di investimento.

Riflessioni sui documenti 13F e le loro implicazioni

I documenti 13F che le istituzioni devono depositare presso la SEC forniscono una vista trimestrale interessante sulle partecipazioni azionarie, limitandosi però a mostrare solo le posizioni Long. Questa caratteristica implica che il quadro esatto delle strategie d’investimento possa rimanere incompleto, poiché non saranno visibili posizioni Short o altre manovre strategiche. Pertanto, sebbene forniscano informazioni preziose, questi documenti non offrono una comprensione totale delle dinamiche di investimento.

In un contesto di mercato in continua evoluzione, gli investitori possono trarre vantaggio dall’analisi di questi report per individuare trend e strategie emergenti. La crescente attenzione verso gli ETF Bitcoin potrebbe riflettere una fase di maturazione nel mercato delle criptovalute, spingendo anche altri grandi gestori a prendere in considerazione posizioni simili nel prossimo futuro.

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