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Coinnest, l’exchange ammette di aver ceduto per errore 5 milioni di dollari di criptovalute

Coinnest si è trovata nel bel mezzo di una controversia, considerato che ha dovuto ammettere di aver accidentalmente distribuito agli utenti della propria piattaforma delle criptovalute per un valore di 6 miliardi di won sudcoreani (per un valore di circa 5,3 milioni di dollari). L’exchange ha ora annunciato che recupererà le criptovalute che sono state inviate accidentalmente agli utenti.

La settimana scorsa, l’exchange ha dunque ammesso di aver per errore inviato Bitcoin e altre criptovalute per un valore di 5,3 milioni di dollari. Un errore che – sostiene Coinnest – è dovuto a un problema tecnico di un computer: nel dettaglio, si stava cercando di distribuire il token We Games Token (WGT), ma per sbaglio sono stati inviati Bitcoin e altre criptovalute.

Coinnest ha precisato che ora intende invertire queste transazioni e che gli utenti non saranno compensati per le perdite che potrebbero aver subito. Lo stesso errore del server ha peraltro fatto sì che l’azienda abbia accidentalmente inviato per sbaglio i Won sudcoreani ad alcuni dei propri utenti.

Insomma, un bel pasticcio che sta ora cercando di esser riparato con un’operazione inversa all’airdop, termine che viene usato per descrivere l’incidente di un exchange di criptovalute che invia gratuitamente le criptovalute ai propri utenti. Una tecnica che è generalmente promozionale in fase di alcune ICO, ma che Coinnest ha invece realizzato in maniera del tutto impropria.

Al fine di rassicurare i propri utenti e l’opinione pubblica (ma ci riuscirà?), Coinnest ha anche precisato che i problemi del server sono stati risolti, e che già entro il 19 gennaio era stata recuperata metà delle criptovalute cedute in airdrop.

Ricordiamo infine che anche in passato il sistema exchnge Coinnest è stato coinvolto in controversie. Il CEO di Coinnest Kim Ik-hwan è infatti stato arrestato dalla polizia sudcoreana che lo aveva accusato di appropriazione indebita di fondi, anche se non è ancora chiaro se siano state trovate prove che provino queste accuse.

 

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