Il presidente dell’influente organismo industriale indiano Nasscom ha dichiarato che le criptovalute sono illegali, almeno dal punto di vista dell’associazione. In una settimana in cui le autorità indiane hanno arrestato i cofondatori di un principale exchange di criptovaluta per il funzionamento di un ATM bitcoin, il presidente della National Association of Software and Services Companies (Nasscom) Debjani Ghosh è sembrato intervenire in maniera molto polemica, sostenendo che è ” chiaro che le criptovalute siano illegali”.
L’associazione di categoria, il cui mandato include la salvaguardia delle startup tecnologiche in India contro ostacoli normativi e legali, ha poi ricordato che l’attuale quadro normativo non riconosca il Bitcoin come metodo di pagamento legale o come strumento finanziario in India, ma – aggiungiamo – è anche importante notare come questa asset class non sia stata dichiarata “illegale”, come invece il numero 1 dell’associazione sembra ritenere.
Questa ambiguità di approccio ha attirato diverse petizioni indirizzate verso Corte Suprema, al fine di ottenere una risposta chiara da parte della più alta Corte del Paese ma… con scarso successo. La banca centrale indiana, la Reserve Bank of India (RBI), ha intanto continuato ad applicare una politica restrittiva che impedisce alle banche di fornire servizi al settore della criptovaluta.
Parlando poi della situazione in corso, con le autorità indiane che hanno arrestato il co-fondatore di Unocoin, uno dei più grandi e meglio finanziati exchange criptovalutari del Paese, il presidente ha affermato che Nasscom deve ancora approfondire i dettagli del caso. In modo puntuale, ha poi ricordato come la genesi di questo problema, tuttavia, sta nel fallimento della politica, incapace “di tenere il passo con i rapidi cambiamenti tecnologici”.
Nonostante la contestazione della legalità delle criptovalute, Nasscom ha investito notevolmente nello sviluppo della tecnologia blockchain con un gruppo di interesse speciale stabilito nella capitale New Delihi, l’anno scorso. Nel mese di febbraio, l’influente organizzazione ha collaborato con il canadese Blockchain Research Institute, con l’obiettivo di inaugurare l’economia digitale con la tecnologia decentralizzata come motore principale.