10
Ott

PayPal abbandona il progetto Libra

Libra, il progetto criptovalutario di Facebook, perde pezzi. PayPal è infatti diventata la prima azienda ad abbandonare la criptovaluta di Facebook, mentre il progetto, che continua a dover fronteggiare le richieste delle autorità di regolamentazione di tutto il mondo, procede.

Libra è tecnicamente un’associazione sostenuta da 28 (ora 27!) aziende internazionali e organizzazioni non profit. Nonostante tale molteplicità di parti in causa, è Facebook il “timoniere”, e una sussidiaria di Facebook, Calibra, è destinata ad essere il principale strumento in cui i consumatori interagiranno con il progetto. Ciascuna delle aziende coinvolte ha dovuto impegnare 10 milioni di dollari in un fondo comune per poter aderire.

PayPal non ha per il momento fornito un motivo per abbandonare il progetto, limitandosi, in una dichiarazione, ad affermare di aver assunto “la decisione di rinunciare ad un’ulteriore partecipazione all’associazione Libra in questo momento, e di continuare a concentrarsi sull’avanzamento della propria attuale missione e dei professionisti del business, mentre ci sforziamo di democratizzare l’accesso ai servizi finanziari per le popolazioni svantaggiate”.

Attenzione, però. PayPal non è infatti l’unica azienda che potrebbe ripensare al proprio coinvolgimento su Libra. Un dossier curato dal Wall Street Journal la scorsa settimana ha infatti indicato Mastercard e Visa come aziende che stanno riconsiderando la loro posizione.

Da tale dossier è emerge come l’amministratore delegato di Visa abbia sottolineato che qualsiasi coinvolgimento fosse solo provvisorio. Al Kelly ha dichiarato agli investitori che “nessuno ha ancora aderito ufficialmente. Siamo in discussione e la nostra decisione finale di aderire sarà determinata da una serie di fattori, tra cui, ovviamente, la capacità dell’associazione di soddisfare tutti i requisiti normativi richiesti“.

Libra è stata oggetto di un’attenzione crescente da parte delle autorità di regolamentazione, in particolare a Washington e Bruxelles, dove il progetto è visto come un tentativo di aggirare le regole su argomenti che vanno dal riciclaggio di denaro sporco all’evasione fiscale.

Il governo francese ha ad esempio affermato che avrebbe bloccato lo sviluppo del Libra nell’UE, mentre le autorità di regolamentazione statunitensi hanno suggerito che i fondamenti finanziari della valuta, che comporteranno l’ancoraggio del valore di una Libra contro un paniere di valute detenute in riserva, potrebbero portare il progetto sotto l’egida delle autorità di regolamentazione dei valori mobiliari.

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