La Cina sembra essere al lavoro per poter realizzare al sua criptovaluta “statale”. Certo, è ancora prematuro per i grandi annunci, ma le parole di Mu Changchun, vice direttore del Dipartimento Pagamenti della People’s Bank of China, sembrano poter ottimisticamente aprire le porte al progetto di una valuta digitale per Pechino.
Stando a quanto riepilogato da Reuters, infatti, Mu avrebbe affermato alla CBDC come il progetto criptovalutario cinese comprenderà alcune delle caratteristiche di Libra, la nuova valuta di Facebook, come ad esempio l’interoperabilità tra le principali piattaforme di pagamento cinesi, come Alipay e WeChat.
Naturalmente, come abbiamo già anticipato, non c’è niente di certo e di improvviso. Ma una cosa sembra essere certa: la Banca centrale cinese non può ignorare il fatto che i metodi di pagamento elettronico sono oramai ampiamente sviluppati e in uso, e che dunque si renderà necessario intervenire, anche al fine di proteggere la propria sovranità monetaria.
Tra gli altri dettagli che stanno emergendo dal progetto per voce di Mu, anche il fatto che bisognerà cercare di trovare un equilibrio tra l’anonimato e la prevenzione del riciclaggio di denaro sporco, affermando che la criptovaluta sarà simile a Libra, ma non sarà la sua copia.
I confronti con il progetto di Facebook non sono peraltro sorprendenti. La Cina sta esplorando la possibilità di una propria moneta digitale sovrana fin dal 2014, cercando di minimizzare il costo della circolazione monetaria. Tuttavia, è stata proprio l’apparente minaccia imposta da Libra che ha davvero fatto accelerare i piani di Pechino…