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Set

Google rivede il suo bando contro la pubblicità criptovalutaria

Google, che ha bandito la pubblicità di criptovaluta dalla sua piattaforma all’inizio di quest’anno, tornerà parzialmente sui propri passi a partire dal mese di ottobre.

La sua originaria policy era stata promulgata per proteggere i consumatori dal numero crescente di cripto-truffe che hanno afflitto il mercato per anni, e che hanno raggiunto il culmine quando il prezzo di diverse valute digitali è esploso, nel corso del 2017, prima di implodere all’inizio del 2018 con effetti disastrosi. Google sembra dunque essere intenzionata a compiere alcuni passi indietro, anche se non del tutto: secondo un post sul blog di CNBC, consentirà solo agli exchange di criptovaluta – regolamentati – di fare pubblicità negli Stati Uniti e in Giappone.

Dunque, gli inserzionisti interessati dovranno essere certificati con Google per il Paese specifico in cui verranno pubblicati i loro annunci. Gli inserzionisti saranno in grado di richiedere la certificazione una volta che la policy verrà avviata, tra qualche giorno.

Facebook, Twitter, Snapchat – e anche servizi più piccoli come MailChimp – hanno introdotto a più riprese diverse restrizioni sugli annunci per le vendite di criptovalute e / o offerte iniziali di monete (ICO), un tipo di veicolo di investimento solo vagamente regolamentato e frequentemente associato a truffe e wipeout finanziari.

Al momento del divieto originario, lo staff di Google ha dichiarato di aver notato un significativo potenziale danno ai consumatori da falsi messaggi pubblicitari criptati. Su CNBC sono infatti riportate le vecchie dichiarazioni di Scott Spencer, che disse di non disporre di una sfera di cristallo per sapere dove andrà il futuro criptovalutario, ma di aver visto un danno o un potenziale di danno per i consumatori.

Google sta probabilmente allentando le restrizioni ora perché il mercato complessivo della criptovaluta si è notevolmente raffreddato. All’inizio di questo mese, il gigante bancario Goldman Sachs ha appoggiato i piani per aprire uno desk dedicato alla criptovaluta. La Securities and Exchange Commission ha aperto una cyber unit dedicata che ha iniziato a lanciare azioni di enforcement lo scorso anno, e l’agenzia ha iniziato a prestare attenzione a una serie di veicoli di investimento. La Corea del Sud e la Cina hanno anche lanciato ampie repressioni su vaste sezioni del mercato.

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