24
Ago

In Australia è possibile pagare le bollette in criptovalute

I principali operatori telefonici, i fornitori di servizi di pubblica utilità e gli assicuratori? In Australia potrebbero presto essere pagati con le criptovalute, grazie a due startup locali di fintech che vogliono permettere a tutti gli utenti di regolare qualsiasi fattura con gli asset crittografici.

Grazie a un accordo tra l’exchange Cointree e la piattaforma di fatturazione automatizzata Gobbill, infatti, gli australiani potranno ora pagare le fatture con criptovaluta, indipendentemente dal fatto che l’azienda stessa accetti o meno la valuta digitale. Gobbill agirà infatti come un intermediario, attingendo i fondi dai propri utenti e pagando le bollette per loro conto.

Il co-fondatore di Gobbill, Shendon Ewans, ammette di essere partito in ritardo nella corsa alle criptovalute, cominciando a impegnarsi nel comparto solo all’inizio dello scorso anno. Tuttavia, ha detto che il tempo perso è stato recupero, e che la partnership con Cointree ha offerto una corposa accelerazione.

“Che ci piaccia o no, questo farà parte della nostra vita quotidiana” – ha rammentato Ewans riferendosi alle criptovalute, e ricordando come “Gobbill abbia già permesso alle persone di pagare le fatture con le loro carte o i loro conti bancari, e ora lo farà anche per la criptovaluta”.

Ricordiamo che Gobbill dispone di una licenza di servizi finanziari australiani sotto la copertura regolamentaria ASIC, mentre Cointree è autorizzata dalla AUSTRAC per soddisfare gli obblighi di finanziamento anti-riciclaggio e anti-terrorismo.

Cointree è invece stata lanciata nel 2013 allo scopo di facilitare l’acquisto e la vendita di Bitcoin da parte degli utenti, e ora conta 60.000 membri attivi e oltre 100 milioni di transazioni. Attualmente l’exchange dispone di 40 diversi tipi di criptovaluta, tra cui Ripple, NEO e Litecoin, così come le due criptovalute più popolari, Bitcoin ed Ether.

Jess Rendon, direttore operativo di Cointree, ha dichiarato che Cointree dispone anche di un proprio servizio che consente agli utenti di pagare le bollette, ma spera che questa partnership possa rendere il processo più semplice, aprendolo a persone che prima non avevano mai pensato di sperimentare le operazioni con le criptovalute.

“Solo lo scorso anno abbiamo pagato circa 100 milioni di dollari di fatture e abbiamo visto una crescita di dieci volte in questa funzione di pagamento”, ha affermato.

L’azienda ha recentemente ribattezzato e rilanciato l’exchange con l’intenzione di diventare un operatore globale, e non più territoriale. Per questo motivo, spera di ottenere le opportune approvazioni da parte dei regolatori internazionali, offrendo loro il suo servizio completo.

Nonostante il significativo calo dei prezzi delle criptovalute, Rendon ha affermato che questo non dovrebbe scoraggiare i trader e gli operatori. “Il mercato va su e giù, tutti noi vorremmo una palla magica che potesse dirci che direzione prenderà” – ha detto. “È qualcosa a cui ci stiamo abituando ogni giorno e non c’è stato un completo abbandono dei trader nei confronti del comparto” – ha poi proseguito.

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