29
Ago

Israele, criptovalute sempre più popolari

Israele per lungo tempo ha considerato la possibilità di lanciare una propria moneta virtuale, sostenuta dallo Stato. Le discussioni si sono intensificate in modo crescente, grazie anche alla crescente popolarità di Bitcoin & co.

Ora, funzionari del Ministero delle finanze hanno nuovamente preso in mano un dossier di potenziale lancio di una moneta virtuale “sponsorizzata” dallo Stato, che potrebbe essere implementata al fine di ridurre il numero di transazioni in contanti sul territorio della nazione, reprimendo l’evasione e il riciclaggio di denaro (si stima che l’ attività del mercato nero in Israele riguardi circa il 22% del PIL).

Al di là di tali progetti, quel che appare sempre più evidente è che la criptovalute e la blockchain sono diventati di gran moda in Israele grazie al suo alto numero di brevetti, così come alla sua industria tecnologica all’avanguardia. Il Paese è stato recentemente classificato come la decima economia più innovativa in tutto il mondo.

Di conseguenza, alcuni pensano che una soluzione basata sulla crittografia per contrastare l’evasione delle tasse e il riciclaggio di denaro potrebbe non provenire da una valuta virtuale sponsorizzata dallo Stato, ma piuttosto dal settore privato. Alcune delle principali banche istituzionali della nazione, insieme al governo, hanno già tracciato più di un punto potenziale d’appoggio nel mondo della moneta digitale: la Bank of Hapoalim ha ad esempio collaborato con Microsoft Azure per utilizzare la blockchain nella digitalizzazione degli asset.

Insomma, non è chiaro se Israele si porrà nello stesso filone del Venezuela (e forse della Russia), ma è certo che il futuro per le criptovalute sul mercato israeliano sia piuttosto roseo… al netto di alcuni fattori che potrebbero ostacolare l’adozione a lungo termine di monete virtuali.

Ricordiamo come al momento in Israele la valuta virtuale sia soggetta a un’aliquota del 46% sui profitti delle società e un’aliquota del 25% per le persone fisiche. Alcuni ritengono che queste alte aliquote potrebbero ostacolare l’evoluzione futura del mercato criptovalutario…

Share this

Leave a Comment